Musica: linee guida da seguire per studiare da soli
Suonare musica è la passione di un numero incalcolabile di esseri umani. La musica circonda le nostre esistenze, ci rilassa o, più semplicemente, ci fa vivere emozioni differenti, colorando le nostre giornate e aiutandoci a superare possibili momenti di difficoltà.
Imparare a suonare uno strumento, indipendentemente dalla sua fattura e dalle sue caratteristiche, può avvenire anche da autodidatta, apprendendo tecniche varie in maniera del tutto personale, per poi metterle in mostra di fronte ad amici e parenti.
Già, ma come riuscire nell’intento di imparare a suonare uno strumento? È realmente possibile apprendere la pratica in solitaria, senza l’aiuto di un maestro?
Studiare musica da soli: alcune premesse
Innanzitutto, si tenga presente che per imparare ad eseguire brani musicali, utilizzando lo strumento interessato, non è per forza necessario possedere un talento innato.
Il talento può certamente aiutare nel lavorare con maggiore velocità, apprendendo trucchi in maniera assai più rapida, ma è altrettanto vero che la pratica, per una persona apparentemente priva di talento musicale, risulterà un modo utile per consolidare al meglio le proprie abilità, rendendo particolarmente capaci nell’utilizzo dello strumento.
Detto ciò, bisogna fare una ulteriore premessa.
Per studiare musica da autodidatti è pressoché fondamentale saper leggere le note musicali. Senza questa capacità, di fatto, non è possibile nemmeno “avvicinarsi” a un pentagramma, che rimarrà un libretto privo di significato.
Inoltre, si tenga presente che lo studio richiede una enorme dose di pazienza, necessaria per permettere a sé stessi di apprendere le tecniche in modo ottimale.
Passiamo quindi al lato pratico della questione!
Postura, esercizio, durata delle lezioni e… passione
Per iniziare a studiare musica da autodidatti si dovrà tenere a mente, prima di ogni altra cosa, che il corpo dovrà assumere una determinata postura, aspetto indispensabile per eseguire un brano nella maniera corretta.
Mani e busto dovranno sapersi adattare alla struttura dello strumento, il che sarà possibile solo con ore e ore di pratica.
A proposito della durata delle lezioni, si tenga presente che, studiando da autodidatti, non vi sono delle vere e proprie scadenze. Si è liberi di organizzare liberamente i propri orari, scegliendo se dedicarsi allo studio al mattino, al pomeriggio o alla sera, a seconda degli impegni.
Un altro aspetto fondamentale della questione ha a che vedere con la passione con cui ci si cimenta nello studio.
Iniziare a studiare musica deve divenire una vera e propria passione, poiché solo così si ameranno la pratica e lo studio stesso. Lo strumento, per quanto possibile, deve divenire parte della propria giornata, in modo tale da prendere sempre dimestichezza con lui.
Più in generale, dunque, sarà importante mantenere una certa costanza, in modo tale da dedicarsi con sempre più trasporto alla pratica stessa.
L’acquisto dello strumento e di altre soluzioni
E… per quanto riguarda l’acquisto dello strumento?
Chi si ritrova a studiare musica da principiante, muovendo i suoi primi passi, può anche evitare di acquistare un oggetto dal costo esorbitante.
Per fare pratica, infatti, sarà sufficiente uno strumento di medio livello, utile per esercitarsi e prendere dimestichezza con lo stesso.
Altri validi consigli hanno a che vedere con l’eventuale acquisto di un libro, videocorsi o tutorial, utili per apprendere in modo più significativo la pratica musicale.
Inoltre, si valuti la possibilità di registrare anche le proprie lezioni, sia in video che in audio. In questo modo si potrà verificare con maggiore accuratezza il proprio livello di competenza, individuando aspetti da migliorare e correggendo eventuali difetti relativi alla postura o all’uso dello strumento.